CHI VA E CHI VIENE

bann nicolaus feb22 160x124

L'AEROPORTO DEL MESE

LA COMPAGNIA DEL MESE

v_rebasti.jpgL’inizio del 2012 é stato segnato da numerosi scossoni e cambiamenti nel settore aereo. Tra gennaio e febbraio sono fallite ben 3 compagnie: Spanair - che in un solo fine settimana ha lasciato a terra quasi 23 mila passeggeri - e Malev in Europa; Air Australia nel continente australe. In Italia, Blue Panorama e WindJet stanno per essere assorbite da Alitalia, orfana dell’a.d. Rocco Sabelli, intenzionata a fronteggiare - anche con questa mossa - l’offensiva che low cost ormai ben radicate sul mercato italiano (Ryanair e easyJet in primis) le stanno da tempo portando. Negli Stati Uniti si vocifera su una possibile alleanza tra US Airways e American Airline. C’é poi la notizia del lancio di una nuova compagnia low fare, Volotea, i cui vertici, fuoriusciti da Vueling, hanno scelto l’aeroporto di Venezia come base operativa. Se come si dice “il buongiorno si vede dal mattino” chissá quali altre sorprese ci porterà quest’anno all’insegna di una crisi che non sembra voler finire e che, crediamo, lascerá il segno con nuove fusioni, alleanze e, ci auguriamo, non troppe perdite!

 

v_rebasti.jpgsedili-aereo.jpgNell’era in cui é sempre più difficile distinguere tra compagnie tradizionali e low cost sui voli di breve raggio (Alitalia sui voli nazionali ha eliminato lo snack a bordo, tranne che sulla rotta Linate - Fiumicino), le “capogruppo” del continente europeo easyJet e Ryanair annunciano l’assegnazione del posto a bordo al momento del check-in. È vero che entrambe le compagnie lo introducono come ancillary revenue, ovvero come forma di guadagno aggiuntiva, poiché forniranno il servizio dietro pagamento di una fee, ma questo cambiamento è sintomatico di come anche i grandi player dei voli a basso costo siano alla ricerca di target diversi. Se fino ad ora hanno privilegiato il target leisure, diventa ora fondamentale ricercare nuovi segmenti di passeggeri, in particolar modo quelli business, per continuare a crescere non solo in termini di nuove destinazioni, ma anche di frequenze  e di numeri. E ci viene da sorridere perché nel 2002, quando easyJet comprò Go fly, che forniva il posto assegnato a bordo, abbiamo vissuto personalmente l’eliminazione di questo servizio che era ritenuto inutile e che secondo alcuni, comportava lavoro extra oltre che una perdita di tempo in aeroporto. Della serie, a volte ritornano...

 

v_rebasti.jpgPrendi una classe di partecipanti internazionali al Master in Tourism Management dell’Università IULM, fornisci loro nozioni sul trasporto aereo, in particolar modo sulle differenze tra compagnie low cost e tradizionali, poi dividi la classe in due gruppi, vettori low cost e vettori tradizionali e mettili a confronto: in ogni gruppo c’è qualcuno che porta esempi concreti a favore di una o dell’altra tipologia, ma ciò che infervora sempre gli animi sono i disguidi che la compagnia low cost più nota, forse l’unica rimasta puramente low cost (Ryanair),  crea costantemente ai propri passeggeri! La riflessione più interessante scaturita dal dibattito delle due fazioni ancora estranee al turismo è stata la necessitá di far comprendere che spesso i confini tra le due tipologie di compagnia non esistono piú, in particolar modo sul breve raggio. Durante il corso inoltre si è tenuto un forum tra compagnie aeree, al termine del quale sono stati intervistati Massimo Di Perna di Vueling e Nicolò Sessa di Airberlin, a proposito dei piani di espansione delle due compagnie in Italia.

Per visualizzare l’intervista, Cliccare qui.

 

v_rebasti.jpgLa notizia dell’uscita di Lufthansa da Malpensa sarà suonata positivamente ad Alitalia ed easyJet, dato che operano in diretta concorrenza con la compagnia tedesca su molte delle rotte dell’hub milanese. La decisione di lasciare la base di Milano è stata giustificata dai vertici Lufthansa dal fatto che l’utilizzo di un brand diverso per il mercato italiano, Lufthansa Italia, ha causato difficoltà nello stabilire un network europeo profittevole. Inoltre a Malpensa la compagnia tedesca, che opera come compagnia point to point, si trova costantemente a fronteggiare easyJet, la quale,  disponendo di un numero maggiore di aeromobili, riesce ad avere maggiore capacità (e quindi anche tariffe inferiori) oltre che frequenze più elevate. Da un’intervista rilasciata da Christoph Franz, a.d. di Lufthansa, a Il Sole 24 Ore, si evince poi che la vicinanza di Linate, aeroporto preferito dai business traveller del capoluogo, e l’impossibilità di ottenere slot presso il medesimo, abbia influito sulla scelta aziendale di abbandonare la base italiana. L’aeroporto varesino sostiene di non essere preoccupato da questo abbandono perché Lufthansa è solo una delle 110 compagnie che operano sullo scalo, ma niente ci vieta di pensare che, in questo modo, le due principali low cost europee proseguano indisturbate la conquista del territorio milanese: Ryanair padrona a Orio al Serio e easyJet ora a Malpensa...

 

letizia-orsini.jpgDomanda - Dopo l'esperienza nel mondo dei voli low cost, sei approdata in Letsbonus.com, un'altra azienda in fase start up in Italia e un altro settore innovativo nel nostro mercato. Cosa ti ha spinto ad iniziare questa avventura? Risposta - Mi sento più adatta alla fase start up di un'azienda, piuttosto che a quella di consolidamento, e sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli. Inoltre come per le compagnie low cost si tratta di un settore nuovo per il mercato italiano, tutto da sviluppare e da comunicare. Mi attirava anche il fatto di dover costruire un team di persone da formare, gestire e far crescere anche professionalmente. D - È ancora presto per fare bilanci, ma dopo 5 mesi in Letsbonus quali sono le  tue sensazioni? R - Le prime impressioni sono positive, il mercato sta reagendo molto bene e crescendo a tassi impressionanti. La nostra offerta è particolarmente adatta a questo momento di crisi, sia per i nostri utenti, che possono mantenere il proprio tenore di vita acquistando servizi a prezzi scontati, sia per i nostri partner, che hanno la possibilità di promuoversi senza costi fissi e senza rischi, riconoscendoci una commissione solo sui risultati raggiunti. D - Cosa ti manca maggiormente del mondo delle compagnie aeree? R - Più che il settore delle compagnie aeree mi mancava quello dei viaggi, ma abbiamo recuperato con la proposta di offerte scontate anche in questo settore. E questo è solo l’inizio.